Durendala è, secondo la tradizione della Materia di Francia, la spada di Orlando, paladino del re dei franchi Carlo Magno.

La leggenda vuole che la spada fosse stata donata a Orlando proprio dal sovrano.

Invece, nello Orlando Furioso di Ludovico Ariosto si dice che sarebbe stata data al cavaliere da Malagigi (Maugris) e che sarebbe un tempo appartenuta a Ettore di Troia (tuttavia non c'è menzione del nome della spada nell'Iliade).

Nella Chanson de Roland si dice che la spada conteneva un dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, i capelli di San Dionigi e un pezzo di vestito della Vergine Maria. Nel poema si narra che il conte tentò di distruggere la spada per evitare che cadesse in mani saracene dopo l'agguato di Roncisvalle, generando con l'impatto la cosiddetta Breccia di Orlando, nei Pirenei.
Durlindana, però, non va in pezzi e allora Orlando la lanciò in un fiume avvelenato. Secondo il folklore, la spada esisterebbe ancora e sarebbe conservata a Rocamadour, in Francia. Un'iscrizione sulla spada di Edoardo il Confessore recita così: "Il mio nome è Cortana e sono dello stesso acciaio e dello stessa tempra di Gioiosa e di Durlindana". Il termine, d'etimologia sconosciuta, parrebbe derivare dal latino durus (duro).

Lunghezza totale 117 cm.

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